Ciao!! Benvenute in un nuovo numero di Dietassassina, oggi parleremo di Asessualità e Grassezza con Caterina Appia.
Buon ascolto!
Ecco le domande che ho posto a Caterina:
Cos’è l’asessualità?
In che modo le politiche asessuali si intersecano con le politiche del corpo grasso?
In che modo l’identità asessuale viene utilizzata dai discorsi mainstream grassofobici?
In una tua storia instagram sul tema hai parlato di concern trolling e salute? Ce ne puoi parlare?
Hai parlato di esperienze simili di patologizzazione, hai voglia di approfondire?
Alcuni consigli audio-scritto-visivi:
profilo instagram di Caterina Appia: https://www.instagram.com/la_versione_migliore?utm_source=ig_web_button_share_sheet&igsh=ZDNlZDc0MzIxNw==
profilo professionale: https://www.instagram.com/caterina.appia.psicologa?utm_source=ig_web_button_share_sheet&igsh=ZDNlZDc0MzIxNw==
Articolo su NAAFA (in inglese): https://naafa.org/community-voices/asexuality-2022
LIBRO DI CATERINA APPIA (nuova uscita!!!): https://www.peoplepub.it/pagina-prodotto/asessualita
Ringrazio infinitamente Caterina. <3
Alla prossima!!!
Buona lotta: grassa e ribelle!!!
Ale xx
Trascrizione audio, fatta con Google (perdonate gli errori):
Ale: Ciao a tutte. Benvenute e Ben ritrovate a Dietassassina. Newsletter che parla di liberazione del corpo grasso e di lotta alla grassofobia. Oggi abbiamo una puntatissima, puntatona. Eh sono molto onorat della ospite che verrà a parlare oggi. Bando alle ciance, parleremo della correlazione tra asessualità e politiche della grassezza e grassofobia. Come ospite abbiamo Caterina Appia che probabilmente conoscerete sui social come La Versione Migliore Lascio la parola a te Caterina ti chiedo innanzitutto di presentarti come posso riferirmi a te e quali pronomi utilizzi e raccontaci un po' di te.
Caterina: Ciao Ale, intanto grazie mille per aver pensato a me. Io sono Caterina, psicologa e consulente in sessualità tipica e atipica e uso pronomi e desinenze femminili. Mi occupo anche di divulgazione sui social su temi legati alla sessuologia, alla psicologia, al femminismo, comunità LGBTQIA+ e relazioni in generale. Sono anche una persona queer. Mi identifico come bisessuale e asessuale. E sono anche una donna grassa. Ci tengo comunque a precisare che rientrando in quella che viene definita la fascia “small fat” della grassezza ed Essendo anche una persona bianca e cisgender il mio corpo gode comunque di una serie di privilegi che molte persone grasse non hanno e però per me è importante sottolineare che ho riflettuto su questo tema partendo anche dalla mia esperienza personale.
Ale: Grazie mille per la presentazione e rinnovo i ringraziamenti per la partecipazione prima di indagare mhm quelli che sono gli aspetti e le tematiche che possono insomma eh conciliare le le politiche dell’asessualità e della grassezza vorrei introdurre l'argomento in modo tale che tutte le persone possano avere gli strumenti per comprendere quello che andremo ad affrontare. Quindi ti chiedo innanzitutto se puoi definire cos'è l’asessualità.
Caterina: La definizione standard di asessualità è: orientamento sessuale di chi non prova attrazione sessuale per alcun genere. Questa definizione inizia anche ad essere però problematizzata all'interno della comunità asessuale proprio perché ci definisce sulla base di una mancanza di qualcosa e qualcosa che noi non proviamo e quindi esistono anche delle definizioni alternative che sono state proposte come quella di Sherlonda Brown che la concettualizza come una relazione atipica con il sesso. Ad ogni modo insomma quello che ci interessa per quello di cui andremo a parlare oggi è capire che si tratta di un orientamento e che quindi non ha nulla a che vedere con il comportamento né con il desiderio né con l'atteggiamento nei confronti del sesso che varia da persona a persona proprio come succede in ogni altro orientamento sessuale e anche l'attrazione romantica può essere presemte o meno, quindi alcune persone sessuali potrebbero tranquillamente essere in relazioni romantiche sia monogame che non monogame. La asessualità è anche uno spettro eh quindi in cui sono presenti non solo persone che non provano mai attrazione sessuale ma anche chi la prova mhm solo in circostanze specifiche per esempio nel momento in cui ha un legame molto forte con una persona specifica oppure la provano molto molto raramente.
Ale: E adesso sarei interessat a buttare una domanda generica per poi andare più nello specifico successivamente. In che modo le politiche sessuali si intersecano con le politiche del corpo grasso? Quali sono i punti di Congiunzione tra le politiche di liberazione dall’afobia a quelle della grassofobia?
Caterina: La prima cosa che possiamo evidenziare è sicuramente che entrambe le condizioni quindi sia la grassezza che la asessualità sono state e sono tuttora patologizzate dalla medicina e dalla psicologia. Ma su questo magari torneremo dopo. Eh l’asessualità e la grassezza pongono anche un problema per il sistema che ci vuole soprattutto eh se siamo percepite come donne? Eh sempre disponibili a soddisfare lo sguardo desiderante maschile. Ora io parlerò eh prevalentemente di persone percepite come donne e uomini però questa dinamica chiaramente ci può essere in qualsiasi combinazione di genere, chiaramente quella che vado a descrivere io è quella culturalmente più rilevante. Quindi il corpo grasso è un corpo che non prova a conformarsi allo standard estetico. È un corpo che esiste a prescindere dall'approvazione maschile che si valorizza a prescindere da quello sguardo. Il corpo asessuale invece è percepito come un corpo non desiderante e quindi non disponibile sessualmente. Quindi anche in questo caso abbiamo un corpo che si svincola da quelle che sono le aspettative maschili. Proprio per questa sfida che pongono allo sguardo maschile ci-eterosessuale, sono corpi che vengono anche feticizzati in modo tale proprio che l'uomo possa crearsi una fantasia in cui sono comunque sotto il loro dominio. Quindi abbiamo per esempio la fantasia sessuale della donna grassa ipersessualizzata che ha tanto appetito nel sesso come secondo lo stereotipo a tavola e dell’asessuale da tra virgolette convertire che 'sta soltanto aspettando un uomo che la inizi alle gioie del sesso. E questo è un altro modo in cui le due comunità vengono deumanizzate. Un'altra cosa abbastanza comune è che entrambi i gruppi abbiano interiorizzato gli stereotipi negativi che esistono su di loro a livello sociale e che quindi anche le persone che fanno parte di questi gruppi non siano a proprio agio nella propria condizione e alcuni possano proprio voler cambiare per accedere A una serie di privilegi che non hanno allo stato attuale. Quindi credo che i punti di congiunzione fondamentali siano quelli della lotta alla patologizzazione e dell'autodeterminazione a livello corporeo. Quindi ovviamente incluso l'ambito sessuale.
Ale: Tempo fa le Belle di Faccia hanno condiviso nel loro profilo Instagram un post intitolato il corpo grasso è queer, tra l'altro è un post che ho citato per ben tre volte in puntate precedenti della newsletter quando abbiam parlato di Alcune relazioni di grassezza e querness, e ricordo che hai condiviso questo post nelle tue storie e hai aggiunto al discorso queerness una prospettiva asessuale. Sono rimast molto colpito dalle righe che hai scritto e quindi vorrei che ne parlassimo assieme. La prima domanda che vorrei porti è: in che modo l'identità asessuale viene utilizzata dai discorsi mainstream grassofobici?
Caterina: Soprattutto nel caso in cui abbiamo una persona sia grassa che asessuale è facile che l'orientamento asessuale venga visto come una difesa come un modo per non ammettere il vero motivo per cui non si hanno rapporti sessuali ovvero che nessuno ti trova attraente. Spesso infatti Il dimagrimento viene suggerito proprio come modo per trovare più facilmente partner dando per scontato che comunque tutte siano interessate a relazioni romantiche e sessuali. E poi nel momento in cui un dimagrimento che sia cercato meno effettivamente avviene si dà scontato quindi che la persona inizierà ad avere una vita sentimentale sessuale più attiva anche se appunto magari non è interessat. L'altra faccia della medaglia poi è che le persone asessuali che hanno corpi convenzionalmente attraenti non vengono viste come persone credibili in quanto asessuali vengono addirittura viste magari come tentatrici che si espongono, e però poi non non sono disponibili sessualmente. Quindi insomma non non ci si salva in nessun caso.
Ale: nella storia che ho citato precedentemente hai anche parlato di concern trolling e salute e sembra essere un tipo di fenomeno digitale e sociale che le due comunità che ovviamente non sono mai due comunità distanti tra loro no? Nel senso che una persona asessuale può essere una persona grassa e viceversa, in che modo questo fenomeno avviene in entrambi i casi?
Caterina: Il concern trolling, per usare la definizione che danno le belle di faccia nel loro libro è l'atto di mostrare preoccupazione raramente genuina per le persone grasse inserendo continuamente discorsi sulla salute in conversazioni che parlano di libertà, autodeterminazione, rappresentazione e dignità. Questo avviene anche per le persone asessuali in quanto anche loro sono sottoposte a patologizzazione. Quindi alle persone asessuali ci suggerisce tra virgolette per il loro bene di rivolgersi a un professionista della salute mentale non per esplorare meglio il proprio orientamento o per gestire meglio il minority stress che ovviamente sono legittimi, sono insomma argomenti che capitano spesso nelle persone sessuali in terapia, ma per trovare una causa della asessualità che sia un problema ormonale, un trauma, una disfunzione sessuale. Questo ci mostra come entrambe le condizioni quindi sia Grassezza che la Asessualità vengano viste come devianze da ciò che è percepito normale. E lo scopo di questi discorsi è proprio riportare le persone che sono in questa condizione a una condizione invece di default, attraverso proprio la maschera della preoccupazione che in realtà va soltanto, appunto a nascondere quella che in realtà è un problema dell'altra persona di accettazione di questa condizione.
Ale: e poi vorrei porti questa domanda perché nella newsletter uno degli argomenti che parlo spesso e a cui tengo, a cui ci tengo molto, è l'aspetto della patologizzazione. Perché lo strumento della medicalizzazione dei corpi è uno strumento Potente, forte, che ha degli impatti sulle persone molto estremi. Quindi vorrei chiederti: in che modo le le persone grasse e le persone asessuali vivono esperienze simili di patologizzazionw?
Caterina: Sappiamo che per le persone grasse esiste una vera e propria guerra basata sul presupposto che questi corpi non siano sani e che qualsiasi mezzo sia lecito pur di ottenere un corpo magro e quindi, secondo lo stereotipo, sano. Quindi da pillole poco raccomandabili a operazioni che vanno a mutilare letteralmente una parte del corpo, a diete che magari finiscono per compromettere irrimediabilmente il rapporto con il cibo e con l'immagine corporea, insomma tutto va bene nel momento in cui l'obiettivo finale è uscire dalla condizione di grassezza. Anche la asessualità viene patologizzata, perché spesso viene confusa con quello che in sessuologia si definisce disturbo del desiderio sessuale ipoattivo. Che in realtà non c'entra, e che è legato al desiderio. Io poi personalmente non amo parlare di desiderio sessuale basso Perché implica che ci sia un livello standard di desiderio e che quindi le deviazioni da questo livello arbitrario che siano troppo in alto o troppo in basso vadano patologizzate ma insomma questo non è l'argomento di cui dobbiamo parlare oggi. Soprattutto però le persone asessuali sono patologizzate perché l'attrazione sessuale è vista come una componente naturale per l'essere umano e quindi chi non la prova spesso si sente dire che è tutto dovuto a problemi ormonali, a traumi e sottopost anche a vere e proprie terapie Di conversione. Anche dal punto di vista farmacologico esistono farmaci che vengono utilizzati per trattare il desiderio basso e che spesso vengono prescritti alle persone asessuali. Quindi sia nel caso delle persone grasse che delle persone asessuali c'è anche proprio una diffidenza un'ostilità motivata ovviamente dalle esperienze precedenti o comunque dalle esperienze di cui si viene a contatto parlando con persone simili, proprio nei confronti delle figure sanitarie che siano mediche o psicologiche. Proprio perché appunto capita che spesso queste figure siano le prime a patologizzare i corpi grassi e le persone asessuali e a non avere un approccio affermativo verso questa identità e quindi spesso questo finisce poi per tenerle proprio Lontane dal cercare un insomma di prendersi cura della propria salute che sia fisica o che sia mentale. Quindi ovviamente anche con conseguenze negative a lungo termine. Eh poi va detto che sia la grassezza che la sessualità vengono spesso associati alla disabilità no? Proprio per questa patologizzazione, e qui purtroppo anche membri interni alla comunità cercano di distanziarsi da questa associazione attraverso argomentazioni abiliste, quindi noi non siamo malati siamo in salute quindi siamo valid e capisco ovviamente la volontà di rompere lo stereotipo per cui grasso, asessualità, uguale malattia. Però non possiamo farlo a spese di un'altra categoria marginalizzata. La strada da percorrere per me è quella di smettere di vedere la salute come un dovere morale e soprattutto rendersi conto che le persone Disabili sono nostri compagni di lotta e non una comunità da cui prendere le distanze ostentando il proprio stato di salute migliore.
Mia puntata prefe 💘💘💘 grazie grazie grazie!! Sto consigliando questa NL a tuttə!
Nota tecnica: non so se sono solo io, ma nelle note audio l'audio della voce di ale è sempre un po' più basso rispetto a quello dellə ospitə, ma è una piccolezza 🥰